Pigrizia o pignoleria? piccola riflessione sugli sviluppatore made in italy
Ho sempre sostenuto la teoria che il bravo programmatore non è quello che conosce tutti i linguaggi di programmazione a memoria. Il bravo programmatore deve avere passione innanzitutto, ma da sola non basta; deve avere cervello, deve saper progettare funzioni, procedure, fasi e metodi.
Tutto il resto è mix di "copia e incolla", di "taglia e cuci" e di "google aiutami tu".
Mi spiego meglio, è raro che un programmatore si veda a costretto a scrivere di sana pianta, un codice o una funzione (a meno che non si tratti di qualcosa veramente unico e speciale). Il più delle volte ci si affida a codici scritti da altri, il trucco sta nel saperli leggere, smontarli e rimontarli a dovere.
Faccio un esempio: mi serve una funzione che mi controlli se il testo inserito dall'utente è più corto di 50 caratteri; sicuramente c'è qualcuno che ha già affrontato questo problema; cerco su google e trovo qualcuno che ha postato una funzione che controlla se il testo è inserito ? più corto di 100 caratteri; me la copio, trovo dove devo sostituire il mio 50 con il suo 100 e il gioco è fatto. Ma dove trovare tutto questo?
Se sei un programmatore non puoi non conoscere siti come stackoverflow o codeproject...ma quello che ho notato in tanti anni è che il 90% dei post che si trovano online sono di utenti stranieri e di quel 10% rimanente di italiani la metà è senza risposta.
A questo punto mi sono chiesto ma i programmatori italiani sono troppo pigri per rispondere ai post degli altri utenti e preferiscono usare internet solo per carpire informazioni? Un'altra tesi è che preferiscono tenersi le informazioni e la coscienza tutta per loro e "donarla" solo a pagamento in entrambi i casi andando contro i principi di internet.
Beh la risposta non l'ho ancora capita ma questo mi ha dato l'idea di rimettere in piedi questo blog e di pubblicare, man mano che mi capita di risolverli, le soluzioni ai piccoli problemi che incontro lavorando.
Buona lettura
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